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Le prime testimonianze sul Corso di Accessibilità

Ho certamente trovato interessante la lezione di Pablo Romero, anche se non avendo una dimestichezza con l’inglese parlato non ti nego di aver fatto un po’ di fatica: ho capito il senso di tutto, ma non ho compreso tutto nel dettaglio. Ho comunque cercato di approfondire l’argomento facendo ricerche in internet, poi sicuramente rivedrò le slide, e se possibile riascolterò la lezione registrata, per comprendere ancora meglio. Anna Cammino Ho trovato la lezione molto interessante e densa di spunti di riflessione. Il Professor Romero è stato chiaro e i suoi inserti audiovisivi utili ed esemplificativi. Il tema è molto ampio e variegato, è stato davvero un gran peccato dedicargli solo un’oretta. Direi che questa è stata l’unica pecca della lezione. Il professore ha tenuto un passo sostenuto durante la lezione per cercare di presentare un quadro il più possibile completo, in certi momenti sarebbe stato interessante approfondire un po’. Vero è che il professor Romero ha messo a disposizione la sua mail per dubbi o domande e farò adesso stesso un punto su quel che ho ascoltato per cercare di capire se è il caso di contattarlo. Mi sarebbe indubbiamente piaciuto avere più tempo durante la lezione per l’interazione. Molte grazie per l’opportunità, fino ad ora ho trovato il corso ben strutturato e decisamente interessante. Alice Aloisi l’intervento di Pablo Romero è stato interessantissimo, nonostante il mio inglese stentato! A proposito di questo, sarebbe possibile avere la registrazione in modo da poter rivedere tutto, anche insieme ai suoi materiali che ci invierai? Grazie e a presto! Maria Paola Casula Io ho trovato la lezione piuttosto interessante e il professore molto chiaro. Cordiali saluti. Veronica Mazzoni lezione coinvolgente e molto interessante. È evidente la sua passione verso l’ambito! Alla prossima lezione, il 1 febbraio! Buona giornata Elena Trombetti davvero molto, molto interessante. Lavoro anche come interprete (nell’ambito delle ricerche di mercato) e penso che il respeaking possa essere un interessante sviluppo anche per questa categoria professionale nell’ottica dell’accessibilità multimediale. Pablo è stato molto preciso e chiaro, e nonostante il tempo limitato è riuscito a fornire una panoramica accurata di principi, metodi, tecniche e accorgimenti di questa disciplina. Andrò sicuramente a vedere sul sito dell’università di Vigo i progetti e le pagine da lui segnalati, sono molto interessata. Grazie ancora e a presto Rita Marchiori Buongiorno, La lezione di oggi è stata veramente interessante, un’altra porta aperta verso un’area che non conoscevo e che si è rivelata una grande novità. Pablo è stato chiaro e coinvolgente, e in un’ora è riuscito bene ad introdurre il mondo del respeaking. Grazie anche per oggi. A presto, Maria Antonia Flori È stata molto gradevole e interessante. Grazie Jessica Incorvaia Interessantissimo, sì. È sempre un piacere ascoltarlo. Purtroppo abbiamo dovuto chiudere velocemente anche la nostra lezione perché le studentesse ne avevano un’altra a ridosso, ma alla prossima lezione ricavo un momento per un confronto e per raccogliere le impressioni. Ma sono certa saranno entusiastiche: è una classe curiosa e interessata. Alice Catalano – insegnante coordinatrice degli studenti di TuttoEuropa Intervento molto interessante e stimolante, aspetto il materiale e il prossimo incontro. Margherita Orgiana

Rassegna stampa 04/12/20

Superando.it Serve un reato specifico contro la violenza subita da una donna con disabilità A lanciare la proposta è stata la giornalista Fiorenza Sarzanini, durante l’incontro denominato “Disviolenza. Dialoghi intorno e dentro la violenza sulle donne con disabilità”, sottolineando «la necessità di creare un movimento di opinione unito ad un impegno dei media e di tutta la stampa, per migliorare la legislazione vigente, aggiungendo appunto ai quattro nuovi reati appena introdotti, anche quello riguardante la violenza subita dalle donne con disabilità, obiettivo certamente da raggiungere, soprattutto per aiutare le vittime a non sentirsi due volte sotto accusa» Vai all’articolo  

Diritto al Benessere

“Ricostruire meglio: verso un mondo post COVID-19 inclusivo della disabilità, accessibile e sostenibile” Il tema scelto per la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità 2020 – #IDPD – è un augurio per una presa di coscienza che in Italia tarda a maturare. A partire dal fatto che il mondo post COVID-19 è già di fronte ai nostri occhi. Aldilà dei titoli, degli annunci e delle continue giornate celebrative bisogna innanzitutto diffondere la consapevolezza che è urgente lavorare sul piano della Conoscenza e quindi della crescita del benessere. I nemici contro cui combattere sono: la mancanza di una visione intellettuale e politica sull’inclusione l’assenza di processi legati alla crescita della conoscenza la debolezza strutturale di un Welfare illusorio Queste problematiche causano: Sul piano delle scelte programmatiche Inefficacia e astrattezza nella programmazione Inefficienza e lentezza delle iniziative di intervento Cedimento e disgregazione delle reti del sostegno, della formazione e della promozione sociale Sul piano individuale e sociale Esclusione Povertà Frustrazione Solitudine Disperazione I Diritti non sono acquisiti fino a che non possono essere esercitati. Non bastano i trattati, le leggi e i regolamenti che di fatto già esistono e hanno ben definito diritti e linee guida. Questi dispositivi burocratici restano sulla carta e non vengono applicati. Servono competenze, capacità cooperativa, approcci inclusivi a partire dal lavoro svolto dagli operatori di settore ad ogni livello di impegno. Una politica che procede poggiando sulla finta soluzione delle emergenze, gioca di fatto sulla pelle delle persone e riduce tragicamente gli spazi di libertà e di crescita individuale e collettiva. Questo avviene con ancora più violenza nei confronti delle categorie più esposte e produce il costante aumento delle disuguaglianze che è sotto gli occhi di tutti. Un popolo imprigionato nella filosofia della continua emergenza è un popolo ricattato. I comitati tecnici e le iniziative tappabuchi servono solo a ingigantire i problemi. Che fare L’inclusione non deve cadere dall’alto e non deve arrivare solo dall’altro Bisogna realizzare un processo che velocemente metta in mano ai cittadini gli strumenti di autodeterminazione indispensabili per generare e vivere l’inclusione. L’accessibilità non è un elenco di regole, di strumenti e di linee guida Occorre determinare una coscienza condivisa che promuova il progresso culturale delle classi dirigenti, dei corpi intermedi e dei singoli individui. La sostenibilità non è una formula astratta La validità di un processo sostenibile è stabilita dalla qualità dell’intervento, dal quoziente di intelligenza che lo caratterizza e dal livello di consapevolezza di chi ne beneficia. Proposte La responsabilità fluida che è affidata in modo disordinata a troppe strutture equivale alla responsabilità di nessuno. Lo dimostra l’eterno scaricabarili a cui assistiamo. Serve nell’immediato la creazione di organismi che sappiano assumersi la responsabilità di dare risposte concrete e mettere in moto percorsi dinamici e veloci. Il primo dei Diritti da conquistare è il Diritto al Benessere e dipende dal Diritto alla Verità. L’unica strada per arrivare alla verità è quella della Conoscenza e non esiste elemento più inclusivo di questo. +Cultura Accessibile, a 9 mesi dalla proposta tempestivamente lanciata, torna a proporre l’istituzione di un comitato di intervento la creazione di un’agenzia nazionale per l’inclusione culturale

Progetto al Teatro Stabile di Torino

«Rendere accessibili le proprie produzioni in modo continuativo – sottolineano ancora una volta dal Teatro Stabile di Torino -, integrando una nuova procedura in modo strutturale all’interno dell’attività del Teatro, costituisce un’opportunità preziosa per costruire un modello che potrà, in futuro, essere replicato e applicato da altre istituzioni». (S.B.) Alcuni anni fa, su invito del Teatro Stabile, abbiamo contribuito a disegnare il modello di accessibilità che il Teatro offre al suo pubblico anche per la stagione appena iniziata. Abbiamo indicato i sottotitolatori (già formati al Corso di Cinema Accessibile) che hanno imparato ad utilizzare il software Panthea. Di anno in anno le repliche accessibili sulle produzioni sono aumentate fino a 8 spettacoli.Siamo intervenuti anche nel mettere a sistema la comunicazione dedicata che consta nella scheda dello spettacolo scritta in lingua facilitata, corredata da video di presentazione sottotitolato e in LIS. A questo link trovi tutte le info e il calendario degli spettacoli e delle repliche accessibili https://www.teatrostabiletorino.it/accessibilita/ Il modello Ogni spettacolo sarà soprattitolato in italiano e in italiano semplificato con descrizione dei suoni, attraverso smartglasses o tablet, messi a disposizione dal Teatro. All’inizio di ogni recita accessibile è prevista la trasmissione in sala di una breve audiointroduzione e sarà disponibile l’audiodescrizione in cuffia per tutta la durata dello spettacolo, fruibile attraverso smartphone, sempre messi a disposizione dal teatro. Per ogni spettacolo sarà organizzato gratuitamente un tour descrittivo e tattile in palcoscenico