Disviolenza Videogallery

Alessandro CannavòCaporedattore del Corriere della SeraModeratore Anna GioriaBlogger di Invisibili, Corriere della SeraPerchè Disviolenza https://youtu.be/H_z2UPsnm24?si=jQbELizrogYCY6Lr Sara RubinelliProfessoressa Associata di Comunicazione Sanitaria, Università di LucernaLe barriere comunicative all’espressione della violenza ricevuta https://youtu.be/XiBPgf44FzI?si=KEstp-hj55Txbo-o Silvia CutreraVicepresidente FISH Onlus e coordinatrice del gruppo donne FISHIl protagonismo delle donne con disabilità https://youtu.be/Icf7_W8L6kU?si=VFx2UjZmy53CO5LK Fiorenza SarzaniniCaporedattrice del Corriere della SeraViolenza e giustizia https://youtu.be/0xLHI5YGx5k?si=ptWLXM8pb4IRsElf Alice SodiNeuropeculiar, Movimento per la Biodiversità NeurologicaDinamiche e modelli socioculturali: il seme della violenza https://youtu.be/hnVfe_VXq7U?si=37NXQ4rYKEw7SpjR Valentina FiordelmondoAIAS Bologna Onlus e Mondodonna, Sportello “Chiama Chiama”Lo sportello antiviolenza Chiama Chiama,un approccio innovativo per una presa in carico flessibile, accessibile e multidisciplinare https://youtu.be/CQkMHnGkcdE?si=aVa72oeVGJ6n1hVB Cristiana PizziPsicologa, psicoterapeuta, specializzata in Psicologia dell’emergenzaIl danno psichico nelle vittime con disabilità https://youtu.be/mBj99S_mrfQ?si=bvGWkJIsly82TGUE Salvatore Toti LicataSociologo, Criminologo, FormatoreDistinzione o sopraffazione. Abili e disabili, chi sono? https://youtu.be/Afbgtow61H8?si=7JA15-LgD_5SJyfp Stefano Pierpaoli+Cultura Accessibile, project manager e coordinatore nazionaleInnocenti? Nessuno https://youtu.be/VLp5K5hbTl4?si=zfWSU-hzSAwf-lWP
Proposta di legge

“Serve un reato specifico contro la violenza subita da una donna disabile” È la proposta lanciata dalla giornalista Fiorenza Sarzanini del Corriere della Sera, nel corso del Convegno Disviolenza. Per questo è necessario creare un movimento di opinione unito ad un impegno dei media e di tutta la stampa per migliorare la legislazione vigente aggiungendo ai quattro nuovi reati appena introdotti anche quello che riguarda la violenza subita dalle donne disabili. Un obiettivo da raggiungere per rendere non solo il processo più fluido, ma soprattutto per aiutare le vittime a non sentirsi due volte sotto accusa. +Cultura Accessibile, che ha promosso la tavola rotonda Disviolenza, sosterrà questa iniziativa e garantirà tutto l’impegno per rendere attuativo un concreto percorso e arrivare a una proposta di legge. Nel processo di emancipazione culturale del nostro Paese, questo passaggio rappresenta una tappa fondamentale su cui lanciare un’iniziativa comune e chiedere alle Istituzioni di operare in questa direzione. L’intervento completo di Fiorenza Sarzanini alla Tavola rotonda Disviolenza
Rassegna stampa 26/11/20

Vita mensile dedicato al racconto sociale L’attenzione sulla piaga della violenza contro le donne non si ferma e approfondisce le varie forme di violenza subite dalle donne disabili «un grande problema che è sempre esistito, ma si è acutizzato ulteriormente nel periodo Covid a causa della lo maggiore vulnerabilità» come spiega l’ideatrice della tavola rotonda patrocinata dalla Fish in programma nel pomeriggio di oggi, 26 novembre Da un’indagine della Fish Onlus del novembre 2019, emerge che la percentuale delle donne con disabilità che avevano subito una forma di violenza è del 65%. Secondo queste stime, ogni anno si verificano oltre mille casi di violenza sessuale a danno delle donne disabili a cui vanno aggiunti innumerevoli episodi di abusi, bullismo e mobbing (ne avevamo scritto qui). Da qui l’idea di una tavola rotonda dal titolo “Disviolenza”, in streaming oggi 26 novembre dalle ore 15 alle 17, il giorno successivo la Giornata internazionale per la lotta contro la violenza sulle donne. Anna Gioria, blogger di Invisibili (rubrica online del Corriere della Sera), ha voluto con forza promuovere questo incontro per dare visibilità a un fenomeno in crescita sul quale c’è ancora poca informazione. «Disviolenza nasce dal desiderio di sensibilizzare l’opinione pubblica e, in particolare, le Istituzioni sulla violenza sulle donne con disabilità. Un grande problema che è sempre esistito, ma si è acutizzato ulteriormente nel periodo Covid a causa della maggiore vulnerabilità delle donne disabili e di una generale propensione a commettere atti violenti dovuta all’instabilità socio economica che si e venuta a creare» spiega Anna Gioria. «Una terribile situazione a cui vogliamo dare delle risposte concrete». Accanto a lei, in questa Tavola Rotonda online, esperti e operatori per diffondere proposte di intervento efficaci su questa tematica. A partire da Fiorenza Sarzanini, giornalista del Corriere della Sera, che fornirà un’analisi di scenario partendo dalla sua esperienza professionale. Al suo intervento si uniranno le voci di Sara Rubinelli (Università di Lucerna), Alice Sodi (Neuropeculiar) e Valentina Fiordelmondo (Sportello Chiama Chiama) che lavorano nel settore e affronteranno l’argomento da osservatori privilegiati. Determinanti poi gli apporti di Silvia Cutrera di Fish Onlus, Federazione che raccoglie decine di associazioni delle disabilità che ha anche patrociato Non l’iniziativa e del Criminologo Toti Licata che affronterà le dinamiche di distinzione e sopraffazione. Stefano Pierpaoli, di +Cultura Accessibile e figura di riferimento per le politiche culturali inclusive, chiuderà questa Tavola Rotonda dalla quale potranno scaturire proposte e futuri percorsi utili anche per un nuovo assetto legislativo. Disviolenza sarà moderato da Alessandro Cannavò, caporedattore del Corriere della Sera.
Invisibili Corriere della Sera – 25/11/20

di Ornella Sgroi per Invisibili – Corriere della Sera Oggi è di nuovo 25 novembre. E siamo di nuovo qui. A parlare di violenza sulle donne, con uno sguardo particolare rivolto al mondo della disabilità. Perché, purtroppo, il fenomeno non arresta. Anzi, con il lockdown è anche cresciuto. E quindi, ancora nel 2020, siamo qui a confrontarci e a discutere nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Sognando che un giorno non serva più, se non per coltivare la memoria e fare in modo che certi drammi non accadano di nuovo. Ma oggi è ancora oggi. E siamo di nuovo qui. Ed è importante esserci, parlarne, scriverne. Perché durante il lockdown sono aumentati i casi di violenza domestica e, sebbene non ci siano ancora dati ufficiali nel campo della disabilità, è facile immaginare che il dato sulle violenze sia cresciuto anche in questo ambito specifico. A maggior ragione, forse. Visto che le donne con disabilità di qualsiasi tipo – fisico, intellettivo e sensoriale – sono le vittime privilegiate di una violenza fisica, psicologica e sessuale, nonché oggetto di soprusi e maltrattamenti. Ma anche di trascuratezza e dimenticanze, considerato che gli ultimi dati Istat sul tema risalgono addirittura al 2014. Leggi tutto l’articolo>>