Il Progetto Cinemanchìo è un’esperienza totalmente diversa dagli schemi italici.

Siamo partiti poggiando la nostra iniziativa su un principio etico molto semplice da riassumere: mettere un impegno trasparente e concreto al completo servizio della collettività.

Abbiamo un’idea ben definita su cosa significa CULTURA e rivolgiamo la nostra proposta per un nuovo modello culturale a un mondo di cui sono protagonisti milioni di Italiani.

Quando ci troviamo di fronte alle Istituzioni, alla politica e a molte entità che governano e stabiliscono le regole dell’offerta culturale, ci rendiamo conto che tutti loro pensano solo che stiamo facendo qualcosa per le persone con disabilità.

Sbagliano e commettono un errore di infinita e colpevole gravità.

È un grave errore intellettuale perché testimonia che la disabilità è ancora vissuta come una diversità imposta dai loro stessi sistemi.

È un grave errore culturale perché non riesce a capire che la cultura, per definirsi tale, è un’esperienza condivisa che deve coinvolgere tutti.

È un grave errore sociale perché tradisce il dovere civico, democratico e costituzionale di garantire un diritto di inclusione attraverso l’accesso alla cultura che è il primo strumento di partecipazione e di protagonismo sociale.

A molti stiamo dando fastidio perchè non guardiamo in faccia nessuno e sappiamo andare avanti con le nostre forze. A molti diamo fastidio perché il nostro unico obiettivo è garantire quel diritto sulla base del rapporto diretto e limpido che abbiamo con le donne e con gli uomini che incontriamo quando lavoriamo, insieme a loro, al nostro progetto di civiltà.

Non “stiamo facendo qualcosa” per le persone con disabilità.

Noi stiamo lavorando per le persone. Persone e basta.

Non ci piace chi stabilisce e da un nome alle categorie perché serve solo ad aumentare le discriminazioni e a farsi propaganda. 

Noi stiamo cercando di lavorare, come tanti operatori ogni giorno, a favore dei bambini, delle donne, degli uomini e per tutte quelle famiglie che ogni giorno scalano montagne, attraversano mari e superano barriere. Barriere soprattutto culturali.

Noi stiamo facendo qualcosa per l’Italia e per gli Italiani. Per tutti, nessuno escluso.

Nei primi mesi del 2018 abbiamo subito un tradimento e una truffa dalle Istituzioni che ci avrebbe potuto ammazzare. L’abbiamo raccontata e condivisa con tanti amici che hanno capito bene cosa è successo. Lo hanno capito perché sono abituati ad essere messi all’angolo e ad essere esclusi.

Non ci hanno ammazzato, non ci hanno escluso, e siamo vivi come e più di prima. Abbiamo un impegno da portare a termine e ci riusciremo.

Questo è un paese che lascia morire i suoi migliori servitori. Un paese che abbandona chi lotta contro l’emarginazione, contro la mafia, contro l’illegalità e contro i poteri perversi che mangiano sulla pelle dei cittadini.

La Cultura, quella vera e quella in cui noi crediamo, è l’argine più potente ed efficace per opporci al declino di questo meraviglioso paese.

Chi all’inizio ha creduto che il nostro progetto serva solo a portare la gente al cinema non ha capito niente.

Il nostro obiettivo, molto più nobile e ambizioso, lo ha compreso chi cerca di fermarci perché non potrà più raccontare la solita favoletta dei disabili e dei normodotati.

Ma lo hanno capito, e questa è l’unica cosa che conta, soprattutto le migliaia di persone che abbiamo incontrato e che ogni giorno ci sono accanto e ci supportano con coraggio e con onestà.

In questi 16 giorni di settembre il nostro sito ha avuto oltre 60.000 contatti. Ci sono arrivati centinaia di messaggi di sostegno e di vicinanza. Tante testimonianze di autentica partecipazione e proposte per promuovere nuove iniziative in tutta Italia. Iniziative che partiranno già da ottobre.

Volevamo che Cinemanchìo non fosse un progetto nostro ma che diventasse un grande percorso partecipato in cui i veri protagonisti sono i cittadini. Questo è successo e questa è una grande vittoria perché dimostra che c’è un’Italia che sa lavorare senza il bisogno del leader carismatico, della stampa amica e dei soldi pubblici.

Questo messaggio è un modo per cercare di ringraziare tutti voi e per confermare, qualora ce ne fosse bisogno, che non riusciranno a fermarci.

Un grande abbraccio a tutti

Stefano Pierpaoli
Coordinamento Cinemanchìo

PS: ogni cosa che facciamo viene documentata sul sito e sui canali di cui disponiamo. Ogni informazione che diffondiamo è supportata dai fatti e possiamo dimostrare ogni parola che diciamo. Siamo pronti a qualsiasi tipo di confronto pubblico con associazioni, rappresentanti delle Istituzioni e con chiunque voglia conoscere, approfondire e condividere.

MA DEVE ESSERE UN CONFRONTO PUBBLICO FATTO CIOÈ DI FRONTE A TUTTI.

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