PROGETTO FAHRENHEIT #ArtNeedsTime 2.0
A cura de Il Mulino di Amleto
LA COMPAGNIA
Il Mulino di Amleto, compagnia considerata tra le più significative della nuova generazione teatrale, nata nel 2009 da un gruppo di attori diplomati alla Scuola del Teatro Stabile di Torino è diretta da Marco Lorenzi e Barbara Mazzi.
Gli spettacoli, diretti da Marco Lorenzi, hanno replicato in tutta Italia ma anche in Cina e in Svizzera. A partire dal 2014 l’opera della compagnia è stata riconosciuta e supportata, attraverso la coproduzione di spettacoli, da parte di numerosi enti teatrali italiani, come Teatro Stabile di Torino/Teatro Nazionale, TPE- Teatro Piemonte Europa, La Corte Ospitale, Centro di produzione Elsinor di Milano, Teatro stabile di Friuli Venezia Giulia, Fondazione Solares delle Arti e ACTI Teatri Indipendenti.
nel 2020 nasce il format Fahrenheit #ArtNeedsTime- un percorso digitale per spettatori tra letteratura e teatro.
Nel Luglio 2020, nonostante le difficoltà procurate da Covid a tutto il settore, la compa- gnia riesce a debuttare con il nuovo lavoro Kollaps con grandissimo successo al Summer Plays di Torino. Attualmente l’ensemble è impegnato nel progetto Fahrenheit 2.0 e nella nuovissima produzione teatrale Festen, la prima versione italiana del capolavoro di Vinterberg.

PROGETTO Fahrenheit 2.0 – Alcuni punti di forza

1) E’ un format già collaudato lo scorso anno (Fahrenheit 1.0) come risposta diretta alle condizioni precarie sociali e culturali emerse con l’emergenza sanitaria.

2) La lettura attività cardine sulla quale si basa il progetto, sebbene sia una delle poche attività culturali liberamente fruibile durante il lockdown, è affrontata con disinteresse da oltre 55% di italiani.
Il progetto punta a restituirle il valore di formazione e inclusione sociale, creando azioni concrete che possano riavvicinare lo spettatore allo spazio/luogo teatro, all’attore in scena e alla letteratura.
3) Include e avvicina il pubblico al teatro e all’arte in generale, ma soprattutto alla propria emozione fisica, psicologica e al- l’empatia verso la comunità. Restituisce alla lettura il valore di formazione e di inclusione sociale.
4) Tramite sondaggi fatti con le nostre reti partner locali si sono verificati gli interessi e i desideri di coinvolgimento e partecipazione non tradizionale da parte del pubblico abituale di teatro. L’entrata in vigore della legge per la promozione e il sostegno della lettura del 5 febb. 2020, ci ha dato conferma finale e fiducia nel percorso intrapreso.

5) Fahrenheit 2.0 prevede la costruzione di un ensemble di artisti affiancati da mentor digitali e d esperti di narrazione transmediale, che, diretti del regista Marco Lorenzi, svilupperanno 6 progetti digitali partendo dai capolavori della letteratura.
6) E’ format innovativo, replicabile, multidisciplinare, un ibrido tra esperienza teatrale live, fruizione digitale e attivo coinvolgimento del pubblico, attraverso la domanda ingaggio, divenuta il movente:
“Quale libro salveresti da rogo di Fahrenheit? e Perché?”
una personale testimonianza sui libri da “salvare dal rogo”.

Attraverso le nostre reti di media partner e storytelling raccoglieremo e racconteremo le testimonianze digitali sui libri da tutt’Italia.

Si realizzeranno in totale 22 appuntamenti nel 2021 (?) (quale calendario – 2022?)
I primi 10, tra giugno e settembre, saranno dedicati alla ricerca del ensemble sui libri scelti;
con cadenza settimanale, tra ottobre e dicembre i successivi 10 incontri di creazione con il pubblico,
di cui 5 talk con gli ospiti VIP.
Si chiuderà con le 2 serate di Fahrenheit TV show, presentando i progetti emersi dal percorso con il pubblico in diretta.

Partenariati attivi e mirati alla divulgazione, quali Circolo dei Lettori di Torino, Alliance Française Nazionale, Goethe-Institut Torino, Campus del Cambiamento, Università degli studi di Torino, Associazione C.A.R.P.E. e +Cultura Accessibile onlus.

Un’importante collaborazione è quella con +Cultura Accessibile onlus.
Il progetto prevede il coinvolgimento di un gruppo di disabili sensoriali per indagare il loro rapporto con la lettura, concentrandoci soprattutto sui giovani disabili sensoriali.
Dai sondaggi si è verificato un rifiuto categorico della cultura tradizionale e della lettura da parte della categoria che utilizza la lingua dei segni Ita- liana, in acronimo LIS, per cui il nostro format digitale e meno tradizionale vuole poterli avvicinare alla fruizione più libera e interessata della cultura. Il progetto prevede la partecipazione diretta dei pubblici di riferimento in tutte le fasi: al processo creativo, alla drammaturgia, alla restituzione finale, in cui gli spettatori interagiscono con la performance.

IL FUNZIONAMENTO DI UNA GIORNATA TIPO DI FAHRENHEIT.2

Attraverso la domanda-ingaggio aperta agli spettatori, questi vengono “invitati” a partecipare a uno o più appuntamenti di Fahrenheit a loro discrezione.
Viene chiesto loro di rispondere alla domanda “quale libro salveresti dal rogo e perché?” e di portare all’incontro il libro scelto da “salvare dal rogo”.
Nel corso dell’appuntamento di Fahrenheit, gli iscritti parteciperanno in presenza o in remoto alle attività di creazione, di discussione, di analisi, di destrutturazione delle performance che viene creata a partire dai romanzi scelti dai performer professionisti della compagnia.
Gli spettatori verranno stimolati a partecipare a ogni fase della creazione dell’artista, diventando così “co-autori” della creazione.
La giornata è arricchita dalla presentazione dei libri da parte degli spettatori, i quali in un immaginario cerchio digitale, o reale se possibile essere in presenza, raccontano agli altri il perché hanno deciso di salvare il libro con cui stanno partecipando al progetto e vengono invitati a leggerne un piccolo estratto. Attraverso domande condotte dal regista Marco Lorenzi si cercherà di andare sempre più a fondo delle motivazioni di scelta. Così come agli artisti della compagnia viene richiesto di approfondire costantemente il tema che vogliono comunicare con le loro performance necessarie per “salvare i loro romanzi”.

Alcuni appuntamenti del calendario Fahrenheit intendono prevedere la presenza di un ospite di alto profilo culturale andando a creare degli appuntamenti speciali i “Fahrenheit talk”.
I talk realizzati con figure rilevanti della cultura pop serviranno ad approfondire tematiche, curiosità, novità che nasceranno nell’arco del percorso.
Il risultato di un viaggio come quello di Fahrenheit è quello di creare una biblioteca ideale, immaginaria e poi reale, nel luogo ospitante, composta dai romanzi scelti e salvati da tutti gli spettatori che incontreremo nel percorso e dai 6 romanzi scelti dagli artisti della compagnia.

Questo progetto è un modo poetico e concreto per dare una risposta alle tante domande che riguardano il ruolo dell’arte e della cultura in un momento storico come questo.
Infatti, prendendo in prestito una frase dall’iconico romanzo di Ray Bradbury dal quale il progetto prende il nome, i ribelli che in Fahrenheit si assumono il rischio di salvare di nascosto i grandi libri dell’umanità dal rogo della memoria dicono:

“Se qualcuno ti chiederà cosa facciamo, tu rispondi che noi ricordiamo”.

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