Musei Reali sempre più accessibili:
inaugura la Galleria Archeologica, un inedito percorso dedicato alle civiltà del Mediterraneo antico, concepito secondo il principio del design for all

Il nuovo allestimento delle collezioni di antichità costituisce l’occasione per proporre un percorso di visita inclusivo e per ampliare l’offerta di visite tematiche rivolte ai visitatori con disabilità sensoriali e motorie

Torino, 24 febbraio 2022 – Dal 19 febbraio i Musei Reali offrono al pubblico un itinerario di visita ancora più ricco e coinvolgente grazie all’inaugurazione della Galleria Archeologica, una nuova sezione dedicata al nucleo più antico delle collezioni d’arte e archeologia, situata al piano terreno della Manica Nuova di Palazzo Reale.
Più di mille opere, alcune delle quali mai esposte prima, custodite all’interno di un nuovo percorso scientificamente aggiornato secondo gli ultimi risultati degli studi internazionali, e concepito fin dall’inizio secondo il principio del design for all. I contenuti, infatti, sono resi accessibili a tutti i pubblici grazie all’inserimento di speciali didascalie commentate, contenuti tattili e audiodescrizioni, richiamabili da smartphone attraverso QRcode integrati sulle pareti.
“L’accessibilità for all risponde alle più recenti normative europee – afferma Daniela Trunfio presidente di +Cultura Accessibile, nata nel 2014 -. Speriamo infatti che questo modello, proposto nel riallestimento del Museo delle Antichità, costituisca un riferimento da tenere presente nelle future proposte culturali. L’accessibilità non solo per la disabilità, ma anche per le persone fragili rappresentate nella contemporaneità da collettivi come i migranti di prima e seconda generazione, gli stranieri in generale, gli analfabeti di ritorno, la comunità digitale. Bisogna rinnovare i codici della comunicazione e non in chiave dedicata ma for all. Devo ringraziare la sensibilità della Direttrice dei Musei Reali Enrica Pagella e la perseveranza e attenzione di Giorgia Corso dei servizi educativi. Se non ci sono volontà e consapevolezza, anche la tecnologia sicuramento elemento facilitatore, non ti porta da nessuna parte.”
“Con la nascita dei Musei Reali nel 2016, la prima Reggia d’Italia ha aperto le sue porte a una eredità culturale che spazia dalla Preistoria alla modernità, con testimonianze che da Torino si affacciano sulla storia di tante altre civiltà dell’Europa e del mondo – dichiara Enrica Pagella, Direttrice dei Musei Reali -. Questo nuovo allestimento riporta alla luce opere di inestimabile bellezza e valore storico. Oggi queste raccolte sono uno straordinario strumento di dialogo e di confronto tra le culture passate e presenti, un’eredità lasciata nelle nostre mani per costruire un migliore futuro per le nuove generazioni. Il nuovo allestimento rappresenta solo l’inizio di un importante ripensamento di un percorso che vuole essere sempre più omogeneo e capace di raccontare, in un’unica narrazione, tutte le diverse anime dei Musei Reali.”

Il percorso di visita accessibile
Il percorso espositivo integra nell’allestimento gli strumenti di visita che consentono l’accessibilità dei contenuti alle persone con disabilità visiva. Il progetto, a cura dei Servizi educativi dei Musei Reali, è stato realizzato con Tactile Vision onlus e con l’associazione +Cultura accessibile.
Su ciascuno dei totem situati negli spazi della Galleria è presente un pannello multisensoriale. Un QRcode dà l’accesso all’audiodescrizione generale della sala e di un’opera particolarmente significativa. In alcuni ambienti, sul pannello è presente la riproduzione tattile dell’oggetto descritto, tridimensionale o a rilievo. In tutti gli altri è data la possibilità di esplorare tattilmente una delle opere esposte e una mappa a rilievo indica la posizione dell’oggetto nella sala.
All’ingresso della Galleria, un totem introduttivo contiene la planimetria generale della sezione, con indicazioni preliminari sul percorso e con la posizione dei totem collocati in ciascun ambiente. Le audiodescrizioni, fruibili in italiano e in inglese sui propri dispositivi personali, adottano un linguaggio semplice e inclusivo e offrono a tutti uno strumento didattico agile e alternativo per orientarsi negli ambienti.

Visite guidate tematiche
L’offerta culturale curata dai Servizi educativi dei Musei Reali prevede un calendario di visite guidate tematiche, rivolte alle persone con disabilità visiva e uditiva. Le nuove proposte, comprese nel calendario periodico “Il bello sensibile” a partire dalla primavera 2022, saranno sviluppate in collaborazione con gli Enti e le Associazioni

del territorio. Le date degli incontri saranno pubblicate sul sito dei Musei Reali, inserite nella Newsletter mensile e trasmesse con una comunicazione dedicata ai soggetti interessati.

Visite tattili
La visita darà l’opportunità di conoscere con gli archeologi dei Musei Reali alcuni capolavori della Galleria Archeologica, attraverso l’esplorazione tattile delle riproduzioni a dimensione reale e di alcune opere originali, in aggiunta al percorso tattile fruibile in autonomia.

Visite in LIS
Il calendario delle visite rivolte ai visitatori con disabilità uditiva comprende incontri periodici in cui un’archeologa o un archeologo dei Musei Reali e un interprete della Lingua dei Segni Italiana conducono il pubblico alla scoperta delle diverse sezioni della Galleria Archeologica.

Il percorso espositivo
Il percorso di visita è suddiviso in cinque sezioni e si articola lungo dieci sale, con uno scenografico allestimento progettato dallo studio GTRF – Tortelli Frassoni Architetti Associati, che ha firmato alcune delle più iconiche esposizioni museali degli ultimi anni in Italia.
Il patrimonio del Museo di Antichità è stato messo in scena come un affascinante viaggio nel tempo e nello spazio, che ripercorre la nascita delle prime collezioni per poi avventurarsi lungo la Galleria delle Sculture, sulla quale si affacciano le sale riservate alle diverse civiltà, da esplorare liberamente.
La prima sezione sulla storia del collezionismo antiquario è dedicata al nucleo primigenio delle collezioni sabaude, frutto di abili acquisizioni sul mercato di Roma e Venezia per volontà del duca Emanuele Filiberto dalla fine del Cinquecento, poi fortemente incrementate dal figlio Carlo Emanuele I.
Il corridoio centrale ha il compito di evocare una galleria di palazzo, dove lungo le pareti si allineano statue greche e romane, rilievi scolpiti e busti marmorei, che presentano al visitatore i caratteri salienti della rappresentazione antica: le teste-ritratto, vere immagini di propaganda dell’Antichità; le riproduzioni romane di
opere celebri; le scene di banchetto sui sarcofagi, per poi culminare nella suggestiva Rotonda degli Imperatori, dove i busti dei principali personaggi della storia romana circondano il visitatore. Ai reperti assiri, giunti al Museo nel 1847, è dedicata l’area Vicino Oriente Antico, a cui si unisce una raccolta – la più ricca in Italia – di testi cuneiformi e sigilli a cilindro. All’interno della quinta sezione sulle antichità dall’isola di Cipro, è presente la maggiore collezione del Museo: conta oltre 1.000 pezzi in grado di testimoniare l’evoluzione di quello straordinario crocevia culturale lungo un arco cronologico che spazia dall’antica Età del bronzo (III millennio a.C.) alla tarda antichità (IV-V secolo d.C.). Seguono le sale della civiltà romana, con il calco ottocentesco, per la prima volta esposto, del calendario romano dei Fasti Praenestini, dell’Egitto in età ellenistica, dove risplende la bellissima testa della celebre regina Cleopatra VII, del mondo fenicio e punico. Le ceramiche elleniche e italiote (circa 400 pezzi) acquistate tra il 1827 e il 1828 da Carlo Felice sono protagoniste della sezione Civiltà Greca ed Etrusca. A queste si aggiunge una seconda collezione di reperti etruschi che comprende vasellame in ceramica, bucchero, bronzi, urne cinerarie, sarcofagi e vasellame di produzione meridionale.

Tra gli oggetti iconici selezionati dai curatori sono presentati il ritratto scultoreo di Cesare, ritenuto dagli esperti uno dei più rassomiglianti al condottiero; il rilievo assiro del re Sargon II, una delle più raffinate rappresentazioni del sovrano neo assiro risalente al 717-707 a.C.; il grande sarcofago etrusco datato al 280-270 a.C. della Matausna, donna appartenente alla famiglia omonima di cui si possono ricostruire parentele e nomi; il mosaico del cantore Orfeo che ammansisce le belve, ritrovato a Cagliari e giunto al Museo di Antichità già nel Settecento; il misterioso busto di Iside “cabalistica”, scolpito nella seconda metà del XVI secolo; un’eccezionale iscrizione in bronzo trilingue (punico, greco, latino) proveniente dalla Sardegna romana.
Per i più giovani, lungo le sale si snoda la Galleria Junior, che stimola la curiosità dei bambini attraverso giochi e indovinelli per far conoscere meglio il passato, mettendolo a confronto con il presente.
I visitatori troveranno inoltre degli approfondimenti extra attraverso le videointerviste di Galleria Live: protagonisti del mondo della cultura, dello sport, dell’imprenditoria e dell’arte che hanno risposto alla domanda “Quale significato hanno per te questi oggetti esposti? In che modo riflettono le tue passioni?”. Tra i volti illustri: Corrado Lopresto, uno dei maggiori collezionisti al mondo di automobili e prototipi d’epoca; lo scultore e artista Fabio Viale; il lottatore olimpico Daigoro Timoncini; studiosi di Archeologia, Storia e Antropologia, con i quali sono stati commentati temi e reperti dell’esposizione, aprendo a prospettive inusuali.

“Esattamente 450 anni dopo i primi acquisti operati dai Savoia, nasce un percorso dedicato ai nuclei più importanti del Museo di Antichità – spiegano Filippo Masino, curatore architetto, responsabile del progetto ed Elisa Panero, curatore archeologo, che ha firmato il progetto scientifico –. Questo nuovo allestimento offre al
pubblico un’inedita e aggiornata lettura delle Collezioni Archeologiche del Mediterraneo, attraverso una presentazione espositiva nuova e suggestiva di circa un migliaio di opere antiche, molte delle quali escono per la prima volta dai depositi del Museo di Antichità per offrirsi, dopo accurati restauri, allo sguardo del visitatore.
La Galleria di antichità si presenta oggi come un affascinante viaggio tra antiche civiltà, intorno alle radici comuni delle nostre identità culturali”.

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