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Teatro accessibile: Luis Sepúlveda a Venaus

Dal romanzo di Luis Sepúlveda uno spettacolo inedito con un’attenzione particolare all’inclusione grazie al sostegno di 2gether ONLUS e alla collaborazione di +Cultura Accessibile. Il reading sarà reso accessibile a persone con disabilità sensoriali o difficoltà di apprendimento linguistico tramite sottotitolazione, audio descrizione e video introduzione in LIS, la Lingua dei Segni Italiana. 23 agosto ore 21 VENAUS (TO) Arena delle Alpi – Borgata VIII Dicembre Borgate dal Vivo presenta ISABELLA RAGONESE in Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico di Luis Sépulveda Musiche scritte e dirette dal Maestro Giorgio Mirto Quintetto d’archi: Benedetta Fabbri e Giulia Subba (violini), Eriola Gripshi (viola), Sara Maraston (violoncello), Gianmaria Ferrario (contrabbasso) Disegni sulla sabbia realizzati dal vivo da Monica Calvi (Assemblea Teatro) Storia di un gatto e di un topo che diventò suo amico prenderà letteralmente vita, grazie alla straordinaria voce di Isabella Ragonese. Ma non solo: il maestro Giorgio Mirto comporrà ed eseguirà, insieme a un quintetto d’archi, brani originali per lo spettacolo. A rendere ancora più magica la serata, Monica Calvi, di Assemblea Teatro, proietterà sullo schermo i propri disegni realizzati dal vivo sulla sabbia. “Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico” (ed. Guanda, 2012) A Monaco, Max è cresciuto insieme al suo gatto Mix, con cui ha un legame molto profondo. Raggiunta l’indipendenza dai genitori, Max va a vivere da solo portandosi dietro l’amato gatto. Il suo lavoro, purtroppo, lo porta spesso fuori casa e Mix, che sta invecchiando e perdendo la vista, è costretto a passare lunghe ore in solitudine. Ma un giorno sente provenire dei rumori dalla dispensa e intuisce che dev’esserci un topo… Un’altra grande storia di amicizia nella differenza, che diverte e commuove più generazioni di lettori, perché questa è la magia di Luis Sepúlveda. Biglietto: 10 euro + d.p. Under 18: 5 euro. Prevendite su Vivaticket: https://bit.ly/3gfjDQA Per informazioni: info@borgatedalvivo.it http://www.borgatedalvivo.it/

Corso di respeaking: le testimonianze

Alcuni messaggi che ci stanno arrivando dai partecipanti al Corso di Respeaking. Per noi è una gioia infinita aver fornito un’esperienza che possa aprire nuovi orizzonti e nuove opportunità. Intorno a queste iniziative possono crearsi valide community capaci di realizzare nuovi percorsi professionali e creare dimensioni innovative che entrino nei processi di inserimento e di qualificazione nel mondo del lavoro. Il nostro augurio è anche quello di restare accanto per altre collaborazioni e ampliare il panorama delle possibilità per ciascuno di noi. Messaggi La ringrazio innanzi tutto per l’occasione formativa offerta dal corso di respeaking. Grazie alla preparazione e alla disponibilità del docente mi sono avvicinata ad un mondo a me totalmente sconosciuto e – nonostante le difficoltà oggettive per me che sono da sempre “solo” traduttrice – la preparazione, l’aiuto e i suggerimenti del docente, oltre al confronto con i colleghi, hanno reso questa esperienza formativa decisamente positiva. È la prima volta che un corso di aggiornamento fornisce, accanto alla teoria, indicazioni “operative” e offre la possibilità di mettere subito in pratica quanto appreso. Il corso mi ha anche dato l’opportunità di utilizzare meglio DNS e ha sicuramente aperto nuove prospettive formative e professionali. Sarei interessata ad un eventuale corso di formazione ulteriore. Sicuramente presenterò l’attività di respeaking ai miei studenti (presso l’Università di Udine). Cordiali saluti Eleonora Sacchi Gentile Daniela, le scrivo per il feedback del corso di respeaking appena concluso. Innanzitutto ringrazio lei e Carlo per aver pensato e poi erogato questo tipo di offerta formativa che è stata davvero molto interessante. Il mio feedback è totalmente positivo, nel senso che è stato un piacere seguire un corso così pratico ma allo stesso supportato a livello teorico da tutta la conoscenza che ha Carlo nel settore e scoprire come approcciarsi a questa pratica per diventare nel tempo più professionali e affacciarsi a questa nuova realtà. Essenziale anche aver imparato in parte una tecnica utilizzabile in alcune attività già inerenti alla mia professione. Un grande apprezzamento all’infinita disponibilità di Carlo a rispondere a qualsiasi tipo di domanda, ma anche a risolvere le problematiche tecniche che man mano emergevano e a condividere con noi anche i piccoli trucchi che ha imparato sul campo nel corso del tempo. Sarei interessata alla possibilità del corso advanced di cui si parlava durante la conclusione, magari incentrato sulle problematiche che ognuno di noi può personalmente incontrare, pensando magari a un format che anche da remoto permetta in qualche modo l’affiancamento e la correzioni delle difficoltà incontrate nello specifico con il riconoscimento da parte del software o con l’indicazione delle possibili alternative da utilizzare in quelle situazioni specifiche per non inciampare nelle trappole poste dal software stesso. La ringrazio ancora per questo bel corso e la saluto cordialmente Dott.ssa Roberta Mariani Il mio feedback è completamente positivo, sotto tutti i punti di vista. Carlo fantastico, vediamo se passo (temo di no) e comunque informatemi di altre iniziative simili. Cordialmente Cetti Spinosa Inizialmente, vedendo che nel gruppo dei partecipanti molti erano interpreti, mi sono un po’ spaventata…invece, grazie agli ottimi consigli di Carlo rivolti ai non interpreti, alle tecniche che abbiamo appreso e subito messo in pratica, agli esercizi con difficoltà progressivamente crescente, ho potuto constatare che avvicinarsi al Respeaking è davvero fattibile anche per chi non ha esperienza di interpretariato. Il corso mi ha lasciato tecniche e strumenti eccellenti e non solo per il Respeaking (ad es. le dritte sulla respirazione). Mi ha lasciato anche il messaggio che con l’esercizio giusto si possono raggiungere traguardi molto buoni, da qualsiasi punto si parta. Chissà che non emerga qualche richiesta di Respeaking per “principianti”, sarei volentieri a disposizione. Cari saluti, Emanuela Maroccini Mi è piaciuto moltissimo questo corso e sono molto contenta di essermi iscritta. Sono interessata ad un proseguimento, magari con un corso avanzato più avanti. Il software è molto interessante e Carlo molto piacevole nelle sue spiegazioni. Grazie per aver organizzato tutto! Un saluto, Laura Coverlizza Per quanto riguarda il feedback del corso di Respeaking tenuto da Carlo, personalmente sono stata soddisfatta dei contenuti e della modalità. Come sempre, Carlo è un docente disponibilissimo ed esaustivo, instancabile. È un piacere seguire i suoi corsi, anche di sabato e domenica 🙂 Buon weekend! Federica Biscaro Sono stata molto soddisfatta del corso di respeaking. Ho apprezzato in particolare l’approccio orientato alla pratica del docente e il clima informale e gradevole che si è venuto a creare. Ci sono state molte possibilità di esercizio e confronto, il che è certamente molto utile ai fini dell’apprendimento. Sarei interessata a seguire anche un corso avanzato, qualora fosse organizzato. Cordiali saluti Elena Piva Per me è stato un piacere partecipare al corso di Respeaking. Temevo di non riuscire a seguire bene le indicazioni non avendo potuto scaricare il software, eppure il professor Eugeni è riuscito a far partecipare tutti sottoponendoci anche un’azzeccata varietà di tipi testuali. L’unica miglioria che apporterei è dare la possibilità di farsi correggere una prova, singolarmente e dall’inizio alla fine, dal professor Eugeni prima del test finale, essendo stati in questo caso una ventina di partecipanti; questo solo alla luce del fatto che alcuni di noi non potevano scaricare Dragon, altrimenti allenandosi con il software si riesce ad avere un feedback chiaro. Il professore è sempre stato comunque disponibile a chiarire tutti i nostri dubbi. Sono rimasta piacevolmente sorpresa dal fatto che, in soli quattro giorni, mi sia stata fornita un’infarinatura sufficiente per poter continuare ad allenarmi da sola, una volta che passerò a Windows e avrò scaricato Dragon. Ho sicuramente in programma di portare avanti e affinare questa tecnica e mi piacerebbe molto essere informata su eventuali appuntamenti, tirocini o corsi di approfondimento futuri. Rinnovo i miei ringraziamenti per la sua disponibilità e la gestione di tutti noi partecipanti e spero di risentirvi presto. Cordialmente, Francesca Ravaldini Ho trovato il corso di respeaking ben strutturato. La parte teorica è stata interessante e i diversi esercizi mi hanno dato modo di sistematizzare alcuni aspetti del respeaking, di mettere a fuoco gli aspetti su cui lavorare

Doppia offerta formativa

Nel mese di ottobre + Cultura Accessibile promuove a Torino una Doppia Offerta Formativa per L’accessibilità La prima si sviluppa nell’arco di 5 giorni l’8, 9, 15,16,17 ottobre. Una Master Class presso il Circolo del Design. I primi 20 iscritti sotto la guida di Pete Kercher progetteranno la resa accessibile di alcune sale di Palazzo Madama. Il museo viene preso come case study per progetti accessibili e inclusivi di Comunicazione visiva – Progettazione acustica – Spazio architettonico Si tratta di sviluppare concretamente progettualità che verrà presentata nella giornata conclusiva alla direzione di Palazzo Madama e servirà come modello. Gli obbiettivi: fornire strumenti conoscitivi e progettuali sulla resa accessibile di un museo visto come luogo che racchiude in sé le criticità di tutti gli edifici e dei servizi pubblici: accessibilità fisica e cognitiva, efficienza ed adeguatezza, valore della narrativa per renderla coerente e comprensibile a diversi livelli di coinvolgimento e di impegno. Destinatari: i professionisti che a vario titolo intervengono nella progettualità museale ed espositiva: curatori, architetti, allestitori, lighting designer, scenografi, tecnici del suono, progettisti di supporti multimediali, grafici, architetti e progettisti di spazi pubblici. La seconda offerta formativa si sviluppa in una Giornata di Studio dal titolo “Quale accessibilità per chi?” Si terrà l’8 di ottobre. Docente Pete Kercher. Sarà possibile seguirla in presenza al Circolo del Design di Torino (Via San Francesco da Paola 17) o in assenza su piattaforma ZOOM Obbiettivi affrontare le tematiche dell’accessibilità, della diversità umana e dei cambiamenti in atto nei profili della popolazione (il fenomeno della disabilità come parte sempre più integrante della società, il cambiamento della curva demografica portato dall’invecchiamento, gli effetti della migrazione, in tesa in senso sia di immigrazione in Italia che di emigrazione degli italiani stessi…) e discutere i modi in cui si possono affrontare nel mondo del patrimonio culturale. La giornata adotterà un approccio olistico ai concetti di cultura, patrimonio e accesso, discutendo la questione della comunicazione sia interna che esterna ai luoghi della cultura e, non ultimo, affrontando la nuova sfida dell’esigenza di versatilità di risposte a situazioni impreviste, com’è stata nel 2020 la pandemia Covid-19. Destinatari dirigenti regionali/comunali e rappresentanti delle partecipate del settore cultura, funzionari delle sovrintendenze e operatori museali…. (oltre ai partecipanti che seguono l’intero percorso) Per partecipare occorre registrarsi al link al link https://bit.ly/3fFCAeu Iscrizioni e registrazioni aperte fino al 27 settembre INFO +Cultura Accessibile – daniela.trunfio@fastwebnet.it – 339 611 6688 Con il contributo di

Corriere della Sera 10/07/2020

Film sottotitolati a casa e al cinema no: il paradosso dell’accessibilità filmica 10 LUGLIO 2020 | di Antonio Giuseppe Malafarina Una giornata particolare è il titolo di un film di Ettore Scola, un classico della cinematografia italiana con Loren e Mastroianni. La storia è una metafora perfetta di quanto accade con l’accessibilità filmica in Italia, ottenuta per le persone con disabilità sensoriali per questo film da +Cultura Accessibile. Guardo spesso film on demand usando i sottotitoli per comodità e non sapevo che dietro all’accessibilità delle pellicole si nascondesse la solita sgradevole contraddizione tutta italiana. Ricorrendo frequentemente ai sottotitoli nelle mie trionfali serate alla televisione pensavo che fossero inclusi nel film, invece documentandomi scopro che sono fatti a posteriori, che c’è una legge che dovrebbe renderli solidali e che non funziona. Così in televisione i film si vedono sottotitolati e al cinema no. Per orientarmi nel paradosso faccio qualche domanda a Daniela Trunfio, laureata in storia del teatro e da sempre impegnata in ambito di organizzazione culturale, tanto da essere fra i fondatori dell’associazione che si occupa di promuovere e realizzare modelli culturali esclusivi +Cultura accessibile onlus, di cui è presidente. Daniela, trovo sottotitolazioni molto ben fatte nei film a pagamento che vedo, il cinema sta diventando sempre più accessibile? «Per la fruizione del cinema sulle piattaforme la sottotitolazione è consueta per le produzioni straniere perché rientra nei contenuti extra e siccome le piattaforme si rivolgono a un pubblico internazionale inseriscono la sottotitolazione in italiano. La Rai stessa con il nuovo contratto ha aumentato le ore di programmazione accessibile. Resta comunque un’accessibilità ex post e non integrata nella lavorazione del film». Mi stai dicendo che sottotitolazioni e audio descrizioni non sono fatte all’origine? «Se parliamo delle produzioni italiane (grazie anche al nostro intervento) la resa accessibile è stata inserita nella legge Franceschini. La legge vincola l’assegnazione dei contributi alla realizzazione della resa accessibile. Ma questo non basta». Quindi con questa legge abbiamo risolto tutto? «Purtroppo no perché anche in questo caso la resa accessibile molte volte non è integrata nella lavorazione. Per questo la resa accessibile viene depositata e viene registrata come realizzata, ma troppe volte ancora non entra nel circuito delle sale. Manca quindi la messa sistema del modello che noi abbiamo elaborato con la filiera cinematografica». Perché avete realizzato una proiezione accessibile di Una giornata particolare? «Perché siamo nati alcuni anni fa con l’obbiettivo di promuovere modelli culturali inclusivi. Perché realizziamo da 5 anni il corso di formazione per il cinema accessibile. Una giornata particolare fa parte di un accordo con la Cineteca nazionale che lega restauro, digitalizzazione e resa accessibile. Noi ci siamo presi in carico quest’ultimo anello mancante. Il film reso accessibile dagli iscritti al corso doveva essere proiettato in sala ma causa Covid non è stato possibile». L’avete messo on-line per un giorno e com’è andata? «Siamo molto soddisfatti per almeno due motivi: l’adesione raccolta delle maggiori associazioni di riferimento nazionali e territoriali, il riscontro degli accessi ma soprattutto per i tanti messaggi di gratitudine e incoraggiamento che abbiamo ricevuto. E poi siamo grati a Silvia Scola, figlia del regista, per il prezioso contributo che ci ha regalato. Lo streaming potrebbe essere una strada parallela alla fruizione accessibile live». Qual è il prossimo obiettivo? «Stiamo aprendo un tavolo con il ministro Franceschini per individuare gli strumenti più efficaci e la via più rapida per giungere finalmente all’inclusione culturale non solo nel cinema ma in ogni comparto della cultura». A questo punto mi pare di capire che il paradosso dell’accessibilità filmica stia tutto nella burocrazia e che il ministro sia disponibile al dialogo per mettere in pratica quanto in teoria è ben chiaro. Il mistero sembra dipanato, e io voglio sperare non sia uno di quei film in cui dopo al colpo di scena finale ne segue un ultimissimo tragico di chiusura. Fonte: https://invisibili.corriere.it/2020/07/10/film-sottotitolati-a-casa-e-al-cinema-no-il-paradosso-dellaccessibilita-filmica/