Musei per l’uguaglianza

La Commissione Tematica Accessibilità museale di ICOM Italia, in occasione della Giornata Internazionale dei Musei (GIM) – International Museum Day (IMD) che per il 2020 ha per tema Musei per l’uguaglianza: diversità e inclusione, promuove una Conversazione su Musei, Accessibilità, Inclusione ed Equità nei tempi del COVID-19. Il 18 maggio è anche la data che è stata indicata come possibile momento di riapertura dei musei dopo la chiusura a causa della quarantena. Stiamo vivendo un periodo denso di complessità per tutti: per le famiglie, per i bambini, per gli anziani. Le persone con disabilità sono tra le categorie che più hanno sofferto l’isolamento: la perdita di contatti, di uscite, di possibilità di socializzazione ha creato situazioni di grande stress e depressione. I Musei ora non possono tirarsi indietro nell’offrire luoghi di “cura” attraverso la cultura, pur nella sicurezza dal contagio. Come i Musei stanno ripensando le modalità di fruizione delle collezioni per tutte le tipologie di pubblico? Quali difficoltà hanno incontrato nel cercare di restare “aperti anche da chiusi”? Come si sta progettando la riapertura per far sì che accessibilità e inclusione non abbiano a patirne? La Conversazione avrà luogo sulla piattaforma Zoom e sarà in diretta sulla pagina Facebook della Commissione Tematica Accessibilità museale. Sarà inoltre registrata e resa successivamente disponibile. PROGRAMMA Link Zoom: https://us02web.zoom.us/j/89210557684?pwd=TjlLYTVWVGwwZldLMU5QUkF5N1JWUT09 Meeting ID: 892 1055 7684 Password: 207196 International Museum Day – ICOM ICOM Italia Tecnologie digitali – Commissione Tematica di ICOM Italia MiBACT AMEI – ASSOCIAZIONE MUSEI ECCLESIASTICI ITALIANI Museo Tolomeo Istituto dei ciechi Francesco Cavazza Soluzioni Museali – ims Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali IBC Emilia-Romagna Fondazione Innovazione Urbana Comune di Bologna Museo Tattile Statale Omero Palazzo Strozzi Accademia Carrara Bergamo Palazzo Madama Torino Musei in Comune Roma Unimore – Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Ledha, per i diritti e la dignità delle persone con disabilità PharoSuite DescriVedendo Associazione + Cultura Accessibile TEA Storie da scoprire
Marco Gobetti
Cara Daniela, ho letto, è un contributo prezioso: non credo di essere in grado di fare aggiunte, è perfetto così, stimola altri pensieri e azioni relative. Ma spero valga appunto lo scambio e la circolazione di pensieri; ti mando allora alcune mie idee sparse, che riguardano più che altro il teatro, ma di riflesso la cultura in senso lato. Qui due scritti in cui ragiono sul teatro in relazione a ciò che sta accadendo (e non solo): Di sogni, mitraglie fondenti e teatro di riciclo Dall’epidemia al teatro in streaming e qui un altro mio scritto, sempre di tema “teatrale”, ma assai più lungo, Storyplaying Te lo mando più che altro per allargare lo scambio di pensieri: parlare con te e con chi vorremo, un giorno, delle conclusioni cui provo a giungere mi piacerebbe molto (è stato scritto proprio, anche, in funzione di una futura discussione pubblica). Marco Gobetti Fondatore della Compagnia del Teatro di Strada – Torino
Beatrice Della Croce
Ho letto il vostro manifesto. Decisamente interessante anche se drammatico. Concordo in tutto. La televisione culturalmente non offre più nulla, anzi sembra voler combattere la cultura. Questa chiusura rischia veramente di farci credere che si possa benissimo accedere alla cultura in streaming e spesso in modo gratuito. Questo porterebbe naturalmente a risultati nefasti in tutti i sensi. Bisogna mettere in campo idee concrete e purtroppo realizzare che – per il momento spero – i fondi saranno molto esigui. Grazie. Beatrice Della Croce
Davide P.
Io penso che, come scritto nel post, sia assurdo digitalizzatore il teatro come e’ stato proposto in questi giorni sia assurdo. Quello che io penso che il ministero debba fare un fondo di finanziamento per fare in modo che molti cinema, teatri o musei non debbano chiudere e per far manterrà un salario agli artisti e ai dipendenti che lavorano in queste strutture. In questi giorni si sono sentite tante possibilità tra cui i “cinema in drive in” che potrebbe essere una buona soluzione ma bisogna vedere quanto e’ applicabile, anche per Delle questioni ambientali. Con questo penso che quando si parla di “Cultura accessibile” non sia giusto pensarla solo alle persone con disabilita’, ma tutti noi senza fare nessuna differenza. Perché l’arte e’ un qualcosa che ci rappresenta tutti e per questo e’ meravigliosa e dobbiamo fare di tutto per salvarla. Un abbraccio Davide